"C'è ancora domani": riflessioni di una spettatrice

Il giorno che sono andata in sala a vedere il film della Cortellesi “C’è ancora domani”, il cinema era pieno di donne.
Il titolo ci insegna che non bisogna mai mollare e che c’è sempre un domani.

Il film in bianco e nero ha reso più vivo il ricordo di un passato che mi ha lasciato tanto amaro in bocca. Un passato freddo, duro e violento, un passato dove l’uomo aveva in mano il potere e la donna non contava niente.

Ho riflettuto molto alla fine e l’ho trovato un film veramente geniale e coinvolgente, dove le scene di violenza sono sdrammatizzate da balletti dei due coniugi, rendendo comunque l’idea di quello che stava succedendo. Rendendo ancora più forte ciò che stava succedendo. Coinvolgendo quindi lo spettatore in una riflessione.
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Ho trovato una Cortellesi impeccabile in ogni sua parte: sguardi e movimenti.
Ha interpretato una donna del 1946 in una città divisa tra la povertà lasciata dalla guerra e i posti di blocco dei militari. Proprio un militare, un uomo, quindi, abituato alla guerra, noterà il suo disagio, i suoi lividi e la aiuterà a salvare sua figlia, da un uomo che non l’avrebbe rispettata.

Il racconto che Delia fa della sua vita lancia un messaggio importante: un messaggio di speranza e di enorme coraggio di una donna che trova la forza di ribellarsi alle violenze del marito, con un immenso amore e protezione verso la propria figlia.

Anche oggi, pur non essendo in quegli anni, sentiamo sempre parlare di violenza sulle donne soprattutto in ambito familiare.

Questo film insegna che dobbiamo disegnarci un futuro migliore: dobbiamo saperci ribellare senza avere paura. Impariamo da Delia, una donna che ha avuto una grande rivalsa nella sua vita.

Come madre di due bambine sento ancora più forte questo messaggio e sostengo che l’educazione familiare e la sensibilizzazione a livello scolastico siano fondamentali.  

Ritengo, anche, che la parola RISPETTO abbia un valore immenso e dovrebbe essere usata nella vita quotidiana di ognuno di noi, in ogni contesto, in ogni situazione, in ogni amore degno di questo nome.